Modelli di stufe

Riscaldare casa: modelli di stufe in commercio

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Tra i tanti metodi per riscaldare casa, le stufe rappresentano un sistema classico in appoggio alla caldaia tradizionale, oppure come sistema primario. In questa guida vedremo alcuni modelli presenti in commercio, da valutare in base alle esigenze: stufe elettriche, a gas e a pellet.

Riscaldare casa: modelli di stufe in commercio

Stufe elettriche per riscaldare i singoli ambienti

Si tratta di modelli di piccole dimensioni, facilmente spostabili da un ambiente all’altro. Considerato il consumo di energia elettrica, sono l’ideale per affiancare un sistema di riscaldamento primario e per riscaldare piccoli ambienti come ad esempio il bagno, dove sono sufficienti pochi minuti per ottenere la temperatura desiderata.

Stufe a Gas metano o gpl

La tecnologia che abbraccia la sfera del riscaldamento ecosostenibile si è evoluta tanto negli ultimi anni ed ha permesso la diffusione sempre più ampia di sistemi dal basso consumo energetico ed elevate prestazioni. Come le stufe a gas a metano o a gpl. La scelta del modello più adatto è vincolata all’utilizzo. Dovrà essere utilizzata per diverse ore? Dovrà riscaldare un ambiente piccolo o grande? Le risposte ti aiuteranno ad orientarti nella scelta: la potenza della stufa va scelta in base alla metratura e al fabbisogno calorico dell’ambiente.

Oltre al rendimento ed ai consumi ridotti, le stufe a gas garantiscono diversi vantaggi. Prima di tutto sono facili da gestire, sono semplici da spostare e da pulire e richiedono una manutenzione minima. Sono inoltre piuttosto economiche: su elettronicaidea.it, ad esempio, possono essere acquistate ad un prezzo che oscilla intorno ai 70 euro.

Stufe a Pellet come sistema primario

Negli ultimi anni le stufe a pellet hanno conosciuto una decisa diffusione anche nel nostro paese. I motivi sono diversi e riguardano principalmente il costo ridotto del combustibile e il rendimento elevato dell’impianto. Il pellet è un materiale di scarto compresso in piccoli cilindretti, totalmente privo di componenti chimiche, fattore questo che lo rende meno inquinante rispetto ai combustibili fossili. Bruciando il pellet la stufa sprigiona calore e lo diffonde nell’ambiente. La combustione produce della cenere in misura inferiore rispetto ad una tradizionale stufa a legna.

Per essere installata, la stufa a pellet necessita di un intervento tecnico qualificato e certificato, che si occuperà di realizzare il condotto di areazione e la canna fumaria. Dunque per prima cosa è necessario valutare la fattibilità dell’installazione e la collocazione precisa della stufa. In commercio esistono anche modelli di stufe a pellet sprovvisti di canna fumaria, ma hanno comunque bisogno di di una tubazione di scarico per eliminare i fumi prodotti.

Nello scegliere il posto più adatto va inoltre tenuto conto del calore decisamente alto sprigionato dalla stufa, che per questo motivo va tenuta lontana da elementi infiammabili. Si sconsiglia di inserirla in una stanza il cui pavimento è in parquet, mentre invece si dimostra più adatta una pavimentazione in cemento o mattoni. Ma quanto ci costa una stufa a pellet di media qualità? La spesa si aggira intorno ai 2.000 euro, parzialmente recuperabili tramite gli incentivi fiscali presenti nel nostro paese.

Conclusioni

In definitiva, queste le migliori soluzioni per chi valuta l’acquisto di una stufa:

  1. La stufa elettrica è adatta ai piccoli ambienti –come ad esempio il bagno – e ad un utilizzo ridotto e mirato.
  2. La stufa a gas è consigliata per chi cerca un modello a basso costo e a medio rendimento, facile da spostare da una stanza all’altra e gestibile con semplicità.
  3. La stufa a pellet è un sistema di riscaldamento primario che abbraccia ogni tipo di ambiente. Consigliata per chi cerca una soluzione definitiva dalle alte prestazioni, consumi ridotti e rispettosa dell’ambiente.

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