di Fabiana Muceli.
Si è svolta a Milano CONFront The Fire, la prima convention tutta italiana dedicata a Station 19, spin-off di Grey’s Anatomy ideato dalla produttrice televisiva statunitense Shonda Rhimes. Ospiti di questa inedita edizione quattro tra gli attori protagonisti della serie TV: Stefania Spampinato, Alberto Frezza, Danielle Savre e Grey Damon. Cosa è successo in questa due giorni del 27 e 28 maggio e perché non perdervi le prossime? Ve lo raccontiamo.
Night Sky Events Italia, che sorpresa.
“Fornitori di emozioni“. Così si descrive il team organizzatore della convention e le aspettative non sono state disattese. CONFront The Fire coinvolge, intrattiene, emoziona. Funziona come pochi altri appuntamenti italiani del settore. Al di là di una fanbase attiva ed entusiasta come quella di Station 19 – che ha certamente dato una spinta all’ottima riuscita della due giorni – a far girare perfettamente il meccanismo è un gruppo giovane che, in questi ultimi anni, sembra avere decisamente imparato come costruire un evento di successo. I partecipanti hanno avuto modo di accedere ai panel e a tutte le attività in programma, conoscere personalmente i protagonisti dello show in onda su ABC, scattare foto e selfie, partecipare al party organizzato durante la sera del 26 maggio.
CONFront The Fire: perché non dovreste perdervi le prossime edizioni
Proviamo a raccontarvi quali sono stati i punti di forza dell’edizione 2023.
Stefania Spampinato
Stefania Spampinato è un’attrice in grado di bilanciare con successo l’eleganza classica e una fresca interpretazione moderna. Qualità che ritroviamo su Carina DeLuca, suo personaggio nel piccolo schermo. Personaggio che durante le ultime stagioni ha acquisito sempre più sfumature, oscillando tra le tonalità drammatiche e quelle tipiche della comedy, risultando sempre credibile. Italiana classe 1982, ha costruito una carriera di alto livello negli Stati Uniti entrando nel cast di Grey’s Anatomy prima e di Station 19 poi.
Durante la convention ha più volte sottolineato l’orgoglio fare parte di una produzione in cui diversity, inclusion, equality sono aspetti ampiamente rappresentati. Un cast multiculturale da cui il suo personaggio – dottoressa italiana e moglie di Maya Bishop, interpretata da Danielle Savre – può prendere vita, senza essere caricato di inutili stereotipi.
Possiede un’aura magnetica, una spiccata empatia e dei tempi comici innati, tutte qualità emerse in CONFront The Fire. La sua personalità artistica è davvero interessante: durante il panel ha citato Anna Magnani come sua attrice italiana preferita, risposta che non solo rivela il suo apprezzamento per l’arte e la maestria di un’icona, ma anche le radici culturali che l’hanno ispirata nel suo percorso professionale. È recente il suo esordio alla regia di un corto, Zita sempri, presentato in anteprima mondiale al Taormina Film Fest del 2022. Il racconto di una corrispondenza epistolare tra madre e figlia, una fotografia meravigliosa, potente e vera che richiama alla memoria frammenti importanti del nostro Cinema.
Danielle Savre
Di Danielle Savre colpisce la netta distanza rispetto al carattere di Maya Bishop, personaggio da lei interpretato in Station 19. Come raccontato dal suo collega Grey Damon, al ciak la sua incredibile solarità lascia repentinamente posto alla maschera di scena, dimostrando l’attitudine a trasformarsi completamente per abbracciare l’essenza dei ruoli che interpreta. Con un passato da cantante e ballerina, è diventata nota al pubblico per la sua interpretazione nel film horror Boogeyman 2 nel quale ha avuto il ruolo di Laura Porter. Ha inoltre partecipato al serial televisivo Heroes nella parte di Jacqueline Wilcox. Fa parte del cast di Station 19 dalla prima stagione, dove interpreta il vigile del fuoco Maya Bishop.
La sua capacità di sfidare se stessa ed esplorare le diverse sfaccettature di Maya è stata particolarmente evidente nell’ultima stagione. Savre è riuscita a portare un livello di veridicità e vulnerabilità al personaggio, rendendolo estremamente coinvolgente per gli spettatori. Sul palco della convention si è mostrata senza filtri, entusiasta, divertita e particolarmente incline alle interazioni con il pubblico.
Il chaotic duo Savre-Spampinato
Notevole l’alchimia tra Danielle Savre e Stefania Spampinato. In Station 19, come già accennato, i loro personaggi (Maya e Carina) sono una coppia da diverse stagioni. Ma non è solo la parte recitativa tipica del drama a risplendere tra le due. La loro sintonia si estende ai momenti più leggeri e comici e supera lo schermo: in CONFront The Fire hanno dimostrato una grande affinità, tra battute ritmate e momenti divertenti. La loro capacità di sincronizzarsi nell’umorismo e di reagire con tempestività l’una all’altra, aggiunge un tocco di leggerezza e spensieratezza alle loro interazioni. È una connessione che va oltre il semplice script e si traduce in un’esperienza autentica e coinvolgente per chi ne è spettatore. Insieme sono intrattenimento vero.
“Ci supportiamo a vicenda, entrambe cerchiamo sempre di tirare fuori il meglio e ottenere il miglior risultato possibile“, ha commentato Savre durante la convention. “Quando si gira una scena, può succedere che gli attori fuori dall’inquadratura tendano a non restituirti nulla, è come se tu stessi recitando con un muro“, ha aggiunto Stefania Spampinato. “Questo tra noi non accade mai, siamo sempre lì l’una per l’altra. Io recito le mie battute e lei si emoziona, o viceversa“.
Le due attrici, entrambe con esperienze alla regia già alle spalle, hanno inoltre rivelato di aver sviluppato un’interessante idea durante la pandemia: la produzione di una web serie con episodi da 5 minuti che avrebbe dovuto raccontare alcuni momenti inediti di Carina e Maya. Un proseguo della serie ufficiale, una sorta di backstage, ad accompagnare l’evoluzione dei due personaggi. Il progetto non è stato però approvato (almeno per il momento).
Alberto Frezza
Alberto Frezza è il primo attore italiano arruolato nel cast di Station 19, a cui ha preso parte fino alla season 3. Durante la convention ha avuto modo di raccontare il suo addio alla serie TV: “Ho scoperto la morte del mio personaggio dopo la fine della seconda stagione e ho avuto la pausa estiva per abituarmi all’idea. La showrunner Krista Vernoff mi ha chiamato per spiegarmi che voleva far evolvere il personaggio di Andy verso altre strade. L’ho presa come un’opportunità, in seguito sono arrivate altre esperienze lavorative che non avrei potuto fare se non avessi lasciato Station 19“.
Nato in Italia e cresciuto in Etiopia, sogna di diventare calciatore ma poi scopre la sua vera passione per il cinema e la recitazione grazie alla visione del film cult “Stand by Me – Ricordo di un’estate“. Nel 2009 decide di trasferirsi a Los Angeles. Ottiene il suo primo ruolo in Angel Falls in Love e nelle serie televisive Charlie’s Angels e Touch. Nel 2016 entra a far parte del cast di Dead of Summer nei panni dell’agente Garrett Sykes. Disponibilità, gentilezza e un atteggiamento estremamente rispettoso nei confronti di qualunque interlocutore, sono state le sue qualità più evidenti durante la due giorni di Milano.
Grey Damon
Una vera sorpresa Grey Damon: personaggio camaleontico, divertente e curioso, sensibile, originale in tutto. Protagonista di diversi siparietti durante tutta la durata della convention e capace di catalizzare l’attenzione. Ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo negli anni 2000, facendo diverse apparizioni in serie televisive popolari come “The Nine Lives of Chloe King” e “Friday Night Lights“. La svolta è arrivata nel 2012, quando ha ottenuto il ruolo ricorrente di Brian “Psycho” McRae nella serie televisiva di successo “The Secret Circle“. Nel corso degli anni ha continuato ad affermarsi nel panorama televisivo, interpretando ruoli rilevanti in serie come “Aquarius” e, appunto, “Station 19“.
Le persone
Non vuole essere una classifica, ma se lo fosse le persone occuperebbero certamente il primo posto. Un ambiente carico di positività e il merito è da attribuire ai partecipanti, in parti uguali: pubblico, cast, staff.